Lo zio gli presta l’arma, lui finisce a processo
Protagonista della vicenda è un 46enne ferrarese, istruttore di tiro in un poligono della provincia (difeso dall’avvocato Denis Lovison).
Tra l’estate e l’autunno del 2018, in quattro occasioni aveva ricevuto da un parente una pistola per uso sportivo per andare a sparare al poligono. Non avendo effettuato la segnalazione di cui sopra, fu però denunciato.
Da quell’atto scaturì un processo, conclusosi in primo grado con una sentenza che, pur ritenendolo responsabile, lo giudicò non punibile (e quindi assolto) per particolare tenuità del fatto. Una decisione che però non ha fermato il procedimento.
Il caso è approdato ieri in Appello, dove l’avvocato Lovison ha esposto alcune questioni tecniche a sostegno della correttezza dell’operato del proprio assistito. In particolare, ha spiegato come la segnalazione non sia necessaria (né tantomeno lo sia un documento che certifichi un comodato d’uso temporaneo) qualora l’arma venga restituita entro le 72 ore previste dal termine, come in questo caso era effettivamente accaduto. Una tesi che, a quanto pare, è stata accolta dalla corte d’Appello che ha assolto l’istruttore perché il fatto non costituisce reato.
Leggi tutti i dettagli su:
https://www.estense.com/2025/1118077/lo-zio-gli-presta-larma-lui-finisce-a-processo/
https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/arma-non-segnalata-istruttore-assolto-4272cea1
