Pubblicate le 32 pagine di motivazioni con cui il collegio del tribunale di Ferrara ha assolto l'ex presidente della Provincia dall'accusa di corruzione e Lorenza Benati, moglie dell'imprenditore Parid Cara, accusata di favoreggiamento.
L’inattendibilità delle dichiarazioni del suo ex compagno, la testimonianza a processo di Parid Cara e la scritta “Dolce x Paron” sul quadernone. Questi i tre punti principali con cui il collegio del tribunale di Ferrara – presidente Piera Tassoni, a latere i giudici Marco Peraro e Carlotta Franceschetti – ha motivato la decisione di assolvere
Barbara Paron, ex sindaco di Vigarano Mainarda e presidente della Provincia di Ferrara, inizialmente accusata di corruzione perché – secondo la Procura di Ferrara , che aveva chiesto la condanna a sei anni
– aveva intascato una tangente tra i 5 e i 10mila euro
da parte dell’imprenditore Parid Cara per evitare che la sua impresa, che aveva in gestione l’impianto di biogas di Ca’ Bianchina, pagasse il rifacimento di via Frattina.
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